WTAD2023#GetToHighGround link alla pagina ufficiale dell'UNESCO

WTAD 2023 VideoVideo messaggio del Capo dell'UNDRR per il WTAD 2023

Il 5 novembre, in tutto il mondo, si celebra la Giornata Mondiale della Consapevolezza sugli Tsunami
La Giornata è stata istituita nel 2015 dall' Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di disastri (United Nations Office for Disaster Risk Reduction, UNDRR) promotore sui social dell’iniziativa #GetToHighGround.

L’iniziativa, quest’anno, ha un nuovo obiettivo: "Combattere le disuguaglianze per un futuro resiliente ai disastri", questo è il tema principale attorno al quale verteranno le attività del WTAD 2023. La povertà, le disuguaglianze e le vulnerabilità costituiscono le variabili che, in caso di tsunami, accrescono il gap di risposta allo stato di emergenza, specialmente per la popolazione maggiormente vulnerabile come le donne e le persone con disabilità.

Nel video messaggio di Mami Mizutori, capo dell'UNDRR, per la Giornata mondiale di sensibilizzazione sullo tsunami 2023, sottolinea quanto le conseguenze di uno tsunami possano spingere le persone più vulnerabili verso la povertà e ad aggravare la disuguaglianza:

“…I poveri e le persone che vivono in condizioni di disuguaglianza sono spesso i più colpiti dagli tsunami, con conseguenze che permangono a lungo dopo che le acque si sono ritirate. E non sono solo i poveri a soffrire di più. Gli tsunami sfruttano anche le disuguaglianze create dalle barriere sociali, soprattutto per le donne e le persone con disabilità.

Ad esempio, in quattro villaggi dell'Indonesia è stato rilevato che lo tsunami del 2004 ha ucciso quattro volte più donne che uomini. E in Giappone, dopo il terremoto e lo tsunami del 2011, le autorità hanno riferito che le persone con disabilità hanno rappresentato quasi il 25% dei morti. …

L'obiettivo della lotta alle disuguaglianze nei disastri non è quello di vedere tutti colpiti allo stesso modo, ma di garantire che nessuno sia colpito affatto… “.

“E non possiamo raggiungere quel futuro se non adottiamo un approccio alla riduzione del rischio di catastrofi che coinvolga l'intera società e che non lasci indietro nessuno”.