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Inizio dell’allerta

Un terremoto che avvenga in mare o nelle aree costiere con magnitudo superiore a 6 può far scattare un’allerta maremoto. Questa viene attivata con un messaggio Iniziale di allerta Rossa o Arancione (Watch o Advisory nei messaggi in lingua inglese per i Paesi del Mediterraneo).

I livelli di allerta indicati nel messaggio Iniziale sono associati all’entità stimata dell’impatto dello tsunami sui vari punti di costa (i forecast points): i livelli di allerta Arancione (Advisory) e Rosso (Watch) definiscono delle soglie per i possibili livelli d’inondazione, cioè di quanto si può innalzare il livello del mare rispetto alla situazione di normalità. L’allerta arancione (Advisory) indica che è avvenuto un terremoto i cui eventuali effetti attesi sulla costa potrebbero essere di lieve entità (run-up atteso minore di 1 metro). L’allerta rosso (Watch) indica invece che gli effetti sulla costa dovuti a un eventuale tsunami potrebbero essere maggiormente dannosi o distruttivi (run-up atteso maggiore di 1 metro).

Questi messaggi fanno scattare la fase di Allerta, che prevede l’allontanamento rapido della popolazione dalle zone potenzialmente inondate e la messa in sicurezza delle infrastrutture sul territorio, se possibile.

Ad oggi, i tempi per calcolare una prima soluzione e per inviare il messaggio iniziale d’allerta possono variare tra i sette e i quattordici minuti, ma una volta inviato il messaggio i turnisti del CAT-IGV, sotto la supervisione del funzionario in turno di reperibilità, continuano a monitorare i dati sia delle stazioni sismiche che delle stazioni mareografiche per meglio comprendere la natura e l’evoluzione del fenomeno.

Al messaggio iniziale possono quindi seguire una serie di messaggi che scandiscono l'intero ciclo dell'allerta in tutte le fasi, dall'emissione del primo messaggio fino alla fine dell'evento (quando sono state effettivamente osservate delle anomalie del livello del mare) o alla revoca dell’allerta (nel caso in cui non si osservino anomalie).

Aggiornamento

Al messaggio iniziale può seguire un messaggio di aggiornamento, che viene emesso solo nel caso in cui le successive e più approfondite analisi dei dati sismici possano far pensare ad un evento più grande di quanto inizialmente stimato nei primi minuti dopo la scossa. Il messaggio di aggiornamento viene emesso solo quando i livelli di allerta aumentano in almeno un forecast point.

Conferma

Il messaggio di conferma viene diramato quando lo tsunami viene rilevato dai mareografi, in genere da quelli più vicini all’epicentro del terremoto. Nel messaggio di conferma vengono riportati, oltre ai dati dell’evento, anche le altezze e quando possibile i periodi delle onde di tsunami osservate. I dati rilevati dai mareografi sono indispensabili per capire se uno tsunami si è generato o meno, permettendo così di decidere se confermare la fase di allerta avviata con il primo messaggio, oppure revocarla e permettere prima possibile il ritorno alla normalità. Va comunque considerato che, una volta rilevato un maremoto, anche di piccola entità, devono passare alcune ore prima di poter chiudere la fase di allerta.

Revoca

Se i mareografi non registrano anomalie significative del livello del mare per un tempo sufficientemente lungo, significa che il terremoto non ha generato alcuno tsunami. In questo caso viene diramato un messaggio di cancellazione, che revoca l’allerta.

Fine evento

Il messaggio di fine evento viene emesso al termine di un evento di maremoto effettivamente rilevato, quando le variazioni del livello del mare osservate sui mareografi sono nuovamente confrontabili con i livelli di prima del maremoto stesso. È sempre bene ricordare che il maremoto è un fenomeno complesso e in evoluzione, con sequenze di onde che possono continuare a colpire le coste per diverse ore. Bisogna anche ricordare che spesso la prima onda non è la più grande o la più distruttiva, e pertanto il fenomeno deve essere monitorato per tutta la sua durata.