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TSunami Instructions OREGON Cosa fare in caso di Tsunami. Fonte: tsunamizone.org

Per chi vive, lavora o va in vacanza nelle aree costiere dell’Italia, le prime cose da sapere sono che esiste un rischio tsunami, e che in un mare relativamente piccolo come il Mediterraneo i tempi di arrivo delle onde di tsunami sulla costa possono essere molto brevi. Lo tsunami causato da un terremoto vicino alla costa potrebbe colpire alcune zone prima che possa essere diramata l’allerta.

Per questi motivi è molto importante riconoscere subito i segni che possono precedere l’arrivo di un tsunami:

  • se siete in spiaggia o vicino al mare e sentite che la terra trema;
  • se vedete un’onda lunga e compatta all’orizzonte che si avvicina;
  • se vi arriva notizia di un forte terremoto nei pressi della costa;
  • se vedete il livello dell’acqua che sale rapidamente;
  • se vedete il livello dell’acqua che si abbassa rapidamente;
  • se sentite un rumore cupo e crescente che proviene dal mare (come quello di treno o di un aereo a bassa quota)

In tutti questi casi spostatevi immediatamente più in alto e più lontano possibile dalla costa, senza aspettare che venga diramata l’allerta tsunami. In ogni caso, ricordate che le spiagge NON sono un luogo sicuro in caso di terremoto vicino alla costa. Informatevi sui piani di emergenza del Comune di residenza, se vivete in un’area costiera.

In determinati casi gli tsunami sono preceduti dal ritiro dell'acqua vicino alla riva, che può scoprire il fondo marino per decine o centinaia di metri. Se vedete questo fenomeno allontanatevi subito verso l’alto, senza usare l’automobile, evitando di perdere tempo a fare foto o video con i cellulari: può essere molto pericoloso!

In qualsiasi caso, non perdete tempo, raccogliete lo stretto necessario e fuggite via subito: attardarvi può costare la vita.

Ricordate che la forza esercitata dalle onde di tsunami è enorme, molto di più di qualsiasi onda di mareggiata o di burrasca: uno tsunami può spostare per molte centinaia di metri oggetti molto grandi e pesanti anche decine di tonnellate, come blocchi di roccia, automobili, imbarcazioni, case e detriti di qualsiasi tipo. Il movimento di questi materiali può causare gravi ferite o addirittura la morte.

Video dello Tsunami che colpì Sulawesi (Indonesia) il 28 Settembre 2018.

Se siete a casa e ricevete un messaggio di allerta tsunami, fatelo sapere a tutta la vostra famiglia e assicuratevi che tutti abbiano capito. Se la vostra casa è collocata in un’area d’inondazione, se è su un terreno pianeggiante vicino alla costa, o se è nelle immediate vicinanze del mare, è sempre meglio spostarsi in modo ordinato, tranquillo e sicuro verso le aree di evacuazione o in qualsiasi altro luogo sicuro al di fuori della zona di evacuazione, seguendo le indicazioni delle autorità locali di emergenza e delle forze dell'ordine.

Se non ci sono colline, rilievi o alture potreste trovare riparo ai piani più alti degli edifici. Ricordate però che la sicurezza di un edificio dipende da molti fattori: i materiali utilizzati nella costruzione, l’altezza rispetto al livello del mare, la distanza dalla riva, il numero di piani, l’esposizione all’impatto dell’onda. Generalmente, i piani alti di edifici in cemento armato, come gli alberghi a più piani situati in molte zone costiere basse possono offrire una protezione adeguata in caso di tsunami, se l’edificio è ben costruito.

Se siete su una barca o una nave fuori da un porto e viene diramata un’allerta tsunami per la vostra zona, dirigetevi il più velocemente possibile verso il mare aperto, dove le ampiezze delle onde di tsunami sono molto più basse e hanno effetti molto più contenuti. Non bisogna assolutamente tornare in porto: gli tsunami possono causare rapide variazioni del livello dell'acqua e forti correnti pericolose e imprevedibili nei porti.

Se quando viene diramata l’allerta tsunami siete a bordo di una barca o una nave in porto, lasciate la barca ormeggiata e scappate immediatamente a piedi verso le zone più in alto rispetto al livello del mare: potrebbe non esserci abbastanza tempo per portare l’imbarcazione in acque sicure.

Maggiori informazioni sul sito della Protezione Civile.