Stromboli eruzione 2.12.22 OK Oggi, 4 dicembre 2022, sull'isola di Stromboli è scattata l'allerta tsunami per un intenso flusso piroclastico che ha impattato la superficie del mare. In foto un fermo-immagine del momento in cui il flusso prioclastico impatta l'acqua.

Meda Stromboli boa mareografoIn foto la Meda Elastica che con un sistema di monitoraggio ondametrico e idroacustico sorveglia il livello del mare difronte la Sciara del Fuoco di Stromboli

Oggi, 4 dicembre 2022, il sistema locale di rilevamento degli tsunami a Stromboli, ideato e gestito dal LGS dell'Università di Firenze, ha fatto scattare l’allerta sull’isola. Fortunatamente lo tsunami è stato modesto e non ha provocato danni.

Uno tsunami (o maremoto) può essere grande o piccolo, come un terremoto, un temporale o un’eruzione vulcanica. Anche uno tsunami di pochi centimetri, se generato per una perturbazione del mare indotta da un terremoto, da una frana o da un’eruzione vulcanica, rimane uno tsunami. È noto peraltro che anche uno tsunami di ampiezza pari a 50 centimetri possa essere molto pericoloso, a causa della sua grande energia e della lunghezza d’onda, che lo fa essere simile a un torrente in piena.

I dati delle telecamere e degli strumenti che hanno rilevato il fenomeno odierno mostrano che lo tsunami è stato generato dall’impatto sulla superficie del mare di un flusso piroclastico piuttosto intenso, analogo a quello avvenuto all’inizio di ottobre (ma più intenso).

Oggi la soglia di attivazione è stata superata, i dati sono stati trasmessi al sistema di allerta del Dipartimento di Protezione Civile che subito dopo l’identificazione del maremoto ha diramato l'allerta, attivando le sirene. Infatti, i sensori di pressione ubicati al di sotto delle due mede elastiche che fanno da sentinelle alla Sciara del Fuoco hanno rilevato un’anomalia del livello del mare di circa 1.5 metri picco-picco (nel caso del 9 ottobre si erano registrati soltanto +/- 5 cm).

In particolare, il segnale mostra una prima onda positiva di circa 50 cm e un successivo abbassamento di circa 1 metro. Seguono altre onde successive, di ampiezza confrontabile e poi decrescente. Anche il mareografo di Ginostra, appartenente alla Rete Mareografica Nazionale dell’ISPRA, ha rilevato un’anomalia di poco inferiore. 

Fortunatamente, queste onde non hanno causato danni nelle zone costiere dell’isola di Stromboli né in quelle delle altre isole Eolie.