Segnale Montenegro Mareografo Bar 1979 Lo tsunami del 15 aprile 1979 in Montenegro registrato dal mareografo di Bar (Montenegro)

Segnale Montenegro 1979 Mareografo Bari Il segnale dello tsunami del Montenegro del 15 aprile 1979 registrato dal mareografo di Bari, Italia

Branimir Vučetić stava riponendo la sua barca sulla riva, mentre Luka Cvijetkovic ́ e lo studente Dusˇko Tripkovic ́ lo assistevano.

Quando hanno avvertito
 la scossa di terremoto, lo studente Vučetić ha afferrato il ragazzo Tripkovic ́ e insieme hanno trovato un riparo sul bordo della strada. [...]

Non si sono accorti che un'onda alta 3 metri arrivava dietro le loro spalle. Con impeto furioso, il mare ha "inghiottito" 50 m di strada, ma anche loro tre.

La corrente li ha tirati sul fondo, dove Vučetić ha colpito un oggetto rigido. In qualche modo è riuscito a liberarsi portandosi in superficie e aiutando Tripkovic ́ a risalire, salvandolo da una morte certa. Purtroppo, non ha potuto aiutare Luka Cvijetković. Lo vide per un momento in un vortice e, più tardi, il suo corpo fu trovato a 2 km di distanza" (Vecˇernji list 1979, del 21 e 22/04).

 

Il terremoto che colpì il Montenegro la mattina del 15 aprile 1979, alle ore 08:20, ebbe una magnitudo stimata di 6.8. Il terremoto fu localizzato in mare, nel tratto costiero compreso tra le città di Bar a nord e Ulcinj più a sud, a una profondità di circa 13 km. Le caratteristiche del sisma, favorevoli alla generazione di uno tsunami, hanno provocato, sulle coste adiacenti, un iniziale aumento del livello del mare e un successivo ritiro. Il mareografo di Bar (vedi immagine allegata) ha registrato una variazione del livello del mare di 45cm (picco-picco). Le anomalie del livello del mare sono perdurate per più di 24 ore.

Lo tsunami è stato registrato anche dal mareografo di Dubrovnik con un’ampiezza di alcuni centimetri. 

Le onde di tsunami hanno attraversato il mar Adriatico, seguendo la fossa dell'Adriatico meridionale e raggiungendo le coste italiane.

Variazioni del livello del mare causate dallo tsunami sono state registrate dal mareografo installato nel porto di Bari, in Italia, con un periodo di circa 30 minuti. La perturbazione del livello del mare è perdurata per almeno un giorno. 

Diverse testate giornalistiche locali hanno riportato gli effetti dello tsunami lungo le coste del Montenegro. 

Non è insolito che i dati strumentali - rilevati dai pochi mareografi operanti in un’area come quella adriatica - facciano registrare oscillazioni limitate mentre, localmente, le onde di tsunami si presentino con altezze molto maggiori, come nel caso narrato all’inizio, tratto dall’articolo del 2012 di Pasarić et al.

 

Bibliografia:

Pasarić, M., Brizuela, B., Graziani, L., Maramai, A., & Orlić, M. (2012). Historical tsunamis in the Adriatic Sea. Natural hazards61(2), 281-316.