Japan Tohoku 11.03.11 Barca Casa Boat HouseLo tsunami dell'11.03.2011 ha causato gravi e diffusi danni lungo le coste del Giappone 

Tohoku2011 hmaxMassima altezza stimata dello tsunami sulle coste del Giappone e la propagazione nell'Oceano Pacifico

Tohoku 3D runupVisione prospettica della zona di faglia del terremoto del 2011. La stella gialla è l’epicentro dell’evento. I colori sull’Oceano Pacifico rappresentano la massima ampiezza dello tsunami così come ricostruite dalla simulazione numerica (Romano et al., 2014). Si nota la concentrazione di valori elevati dell’ampiezza lungo la zona dove la faglia ha deformato il fondale oceanico (scala in basso a destra). Le colonnine colorate lungo la costa del Giappone indicano le altezze di run-up dello tsunami nei vari punti (scala in alto a sinistra). I valori massimi osservati hanno raggiunto quasi i 40 metri.

L’11 Marzo 2011, alle ore 6:46 italiane (le 14:46 in Giappone), è avvenuto un terremoto di magnitudo 9.1 a largo delle coste di Honshū, l’isola più grande del Giappone, generando uno tsunami devastante

Il terremoto del 2011 è uno dei cinque terremoti più forti avvenuti nel mondo dal 1900 e il più forte registrato in Giappone. Tuttavia, essendo la faglia responsabile dell’evento molto lontana dalla terraferma, i danni maggiori sono stati causati dallo tsunami che ha seguito il terremoto.

Le prime inondazioni si sono avute pochi minuti dopo le ore 14:46 locali. La regione più colpita è stata quella di Tōhoku, da cui poi ha preso il nome questo evento.

Lo tsunami ha causato gravi danni in Giappone e danni minori ma diffusi in altri Paesi. 
Nelle prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima, le onde dello tsunami hanno raggiunto altezze maggiori di 10 metri e run-up fino a 38 m, penetrando in terra fino a 5 km nella piana di Sendai.

Lo tsunami è stato osservato in tutto l’Oceano Pacifico. Coquimbo in Cile, ad oltre 16000 km di distanza, è stata interessata da onde di oltre due metri; a Crescent City in California, a 7500 km di distanza, si sono registrati run-up di oltre due metri e mezzo. Anche in Russia, Sud America, Hawaii e Stati Uniti sono stati osservati run-up fino a 2 metri.

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