Crete 365 modelLo tsunami generato dal terremoto del 365 d.C. a largo di Creta (GR), la modellazione stima i tempi di arrivo dello tsunami sulle coste (dai 4 minuti in alto a sinistra ai 90 min in basso a destra). La scala cromatica indica l'altezza stimata raggiunta dal treno di onde.Modellazione Propagazione Tsunami Creta 365 21.07 minL’animazione mostra la simulazione numerica della propagazione dello tsunami generato dal terremoto di Creta del 365 d.C. Il timer in alto mostra la stima dei tempi di propagazione dell'onda. Lo tsunami impiegherebbe circa 1 ora dall'origine per raggiungere le coste italiane (800 km in linea d'aria tra Creta e Siracusa).

 “Paulo enim post lucis exortum densitate praevia fulgorum acrius vibratorum tremefacta concutitur omnis terreni stabilitas ponderis mareque dispulsum retro fluctibus evolutis abscessit […] Ingentes aliae naves extrusae rabidis flatibus culminibus insidere tectorum, ut Alexandriae contigit, et ad secundum lapidem fere procul a litore contortae sunt aliquae.[...]

Questi alcuni versi tratti dall’opera latina Res Gestae composta da Ammiano Marcellino tra il 353 e il 378 d.C..
L’autore, con stile ricercato e a tratti di non facile interpretazione, descrive in modo dettagliato uno tra i più grandi e distruttivi eventi naturali che interessarono l’antichità e probabilmente uno tra i terremoti più forti avvenuti nel mar Mediterraneo.

È il 21 Luglio del 365 d.C. e, poco prima che sorgesse il sole, un terremoto di magnitudo stimata tra 8 e 8.5 colpisce l’area orientale del mar Mediterraneo. Recenti studi (Pararas-Carayannis, 2011; Kelly, 2004) stimano che l’epicentro del terremoto fosse vicino l’isola greca di Creta, lungo l’Arco Ellenico. 

Il terremoto ha generato uno tsunami di grandi dimensioni. Per avere un’idea del fenomeno è consono richiamare la licenza poetica con cui il poeta greco Monachos descrive l’evento: “terremoto cosmico”. Negli scritti riporta poi alcune cifre specifiche – quanto surreali! – 

  • 50000 persone annegate a causa dello tsunami (e non uccise dal terremoto)
  • Navi spinte dalla forza del mare, nell’entroterra, per circa 32 chilometri in pianura e per 11 chilometri in collina (Ambraseys, 2009).

Furono interessati i territori del Peloponneso, della Beozia, la Sicilia e la Dalmazia.

Scrittori egiziani descrivono lo tsunami ad Alessandria d’Egitto dove il mare oltrepassò gli argini di contenimento e inondò i terreni per diversi chilometri. Il ritiro delle acque lasciò un grande quantitativo di sabbia sui raccolti rovinati dal sale e dall’impeto delle acque. Lo stesso accadde nella laguna di al-Manzala, in Egitto, tra i villaggi di Damietta e Port Said ove la terra, prima rigogliosa di vegetazione, divenne un deserto.  

Uno studio italiano condotto da Polonia et al. (2013) conferma empiricamente i testi storici sopra citati. Il team di ricerca, sulla base di indagini geofisiche e di carotaggi nel mar Ionio, ha analizzato dei sedimenti di 20-25 metri di spessore caratterizzati da una roccia che prende il nome di megatorbidite. La presenza di questo sedimento corrobora la tesi che in quegli anni (365 d.C.) vi fu il forte terremoto e lo tsunami descritto dagli autori del tempo. Gli autori dello studio paragonano lo scenario ai recenti tsunami di Sumatra 2004 e Tohoku 2011.

 

Bibliografia:

Ambraseys, N., (2009). Earthquakes in the Mediterranean and Middle East, A Multidisciplinary Study of Seismicity up to 1900. Cambridge University Press, 947 p.

Kelly, G. (2004). Ammianus and the Great Tsunami. The Journal of Roman Studies, 94, 141-167. doi:10.2307/4135013

Pararas-Carayannis, G., (2011). The earthquake and Tsunami of July 21, 365 AD in the Eastern Mediterranean Sea - Review of impact on the ancient world - Assessment of recurrence and future impact, the International Journal of the Tsunami Society, Honolulu, Hawaii, USA, vol. 30, no. 4, p. 253-292.

Polonia, A., Bonatti, E., Camerlenghi, A. et al. Mediterranean megaturbidite triggered by the AD 365 Crete earthquake and tsunami. Sci Rep 3, 1285 (2013). https://doi.org/10.1038/srep01285