Una comunità Tsunami Ready è composta dall’insieme dei cittadini, rappresentanti delle attività territoriali, amministrazioni locali, organizzazioni per la gestione delle emergenze e organizzazioni governative, che interagiscono attivamente per accrescere la consapevolezza al rischio tsunami e mitigare gli effetti di tale rischio in caso di evento. Il programma Tsunami Ready, uno degli obiettivi del programma triennale (2019-2021) del SiAM, è stato sperimentato in alcune regioni del mondo a elevato rischio tsunami ed è stato recentemente sollecitato dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa (IOC) dell’UNESCO per i Paesi dell’area NEAM con la circolare (Circular Letter) n. 2821.

Nel 2020, il programma pilota Tsunami Ready è stato avviato in Italia, primo Paese dell’area NEAM ad adottarlo. Sono stati selezionati alcuni comuni pilota nel Lazio (Minturno), in Calabria (Palmi) e in Sicilia (Pachino, nello specifico la località di Marzamemi) situati in zone a moderato e alto rischio tsunami.

Le Giunte comunali hanno conseguentemente deliberato l’adesione al Programma tra i mesi di Dicembre 2020 e Aprile 2021. 

Il 4 Maggio 2021 – con firma del Capo Dipartimento della Protezione Civile italiana, Ing. Fabrizio Curcio – è stato ufficialmente istituito il National Board di Tsunami Ready (NTRB), composto da: 

  • Luigi D’Angelo - direttore operativo per il coordinamento delle Emergenze della Protezione Civile nazionale.
  • Alessandro Amato - responsabile del Centro Allerta Tsunami dell’INGV.
  • Maurizio Ferla - responsabile del Centro Nazionale per la caratterizzazione ambientale e la protezione della fascia costiera e l'oceanografia operativa dell’ ISPRA. 

Come riportato nelle Linee Guida ufficiali, il NTRB ha il compito di supervisionare il programma Tsunami Ready, ed è responsabile dell’approvazione delle candidature delle comunità, prima del riconoscimento definitivo da parte dell’IOC-UNESCO.