"Sì, l’Italia ha una pericolosità elevata per i maremoti, e quindi un alto rischio, principalmente a causa delle numerose aree sismiche marine e costiere del Mediterraneo, vicine e lontane." Alessandro Amato risponde alla domanda posta da Francesca Pezzella (Ufficio Comunicazione e Stampa - INGV) nell'intervista doppia, contenuta nella Newsletter INGV | n.5 | maggio | 2020 | anno XIV

Nella seconda parte dell'intervista, Andrea Cerase (Ricercatore e Professore Aggregato all'Università di Roma dove insegna "Comunicazione Umanitaria, del Rischio e dell'Emergenza", già assegnista di ricerca del CAT) ci spiega le risorse del sito su cui navighiamo e i risultati sull'attività di ricerca sulla percezione del rischio tsunami in alcune regioni del sud Italia.

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