Trascorsero circa 12 minuti tra la forte scossa di terremoto, distintamente avvertita in buona parte del Giappone, e l'impatto dello tsunami sulle coste Occidentali della prefettura di Akita, Honshu, Giappone.

Era il 26.05.1983 quando un terremoto di magnitudo 7,8 Mw (USGS) registrato alle ore 3:00 UTC, nella regione centrale del Mar del Giappone, localizzato a circa 80 km di distanza dalla costa, generò uno tsunami che causò cento vittime (quattro vittime furono causate dal terremoto), e ingenti danni alle strutture costiere (abitazioni, porti, navi e strade). Il run-up maggiore venne registrato sulle coste di Oga (sulla mappa contrassegnato con l'icona rossa) e misurò 14,9 m 

Lo tsunami interessò l'intero Mar del Giappone e provocò gravi danni sulle coste della Corea del Sud, raggiunte dalle onde un'ora e mezza dopo il terremoto. Nel porto di Sokcho fu registrato un run-up di +3,2 m seguito da un ritiro del mare che fece scendere il livello a -5,6 m. In Corea del Sud ci furono tre vittime. Si ebbero danni anche sulle coste della Russia. 

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