Nel corso degli ultimi anni sono stati presentati diversi studi sulla tettonica attiva e sul potenziale sismico nel mar Mediterraneo centrale.

Ieri, su INGVterremoti – in seguito ad alcuni recenti articoli su riviste scientifiche – è stato pubblicato lo studio sul processo di subduzione oceanica e sulle sorgenti sismiche associate, che, in piccola parte, è presente anche nel mar Mediterraneo.

Uno degli aspetti più interessanti di questo studio è rintracciabile nella possibilità che si generino forti terremoti e tsunami in mare aperto, di cui non abbiamo tracce storiche ma, sulla base dei dati geologici e geodetici raccolti, non possiamo escludere la possibilità che si verifichino, ad esempio nel Mar Ionio.

Sebbene la probabilità che si generino forti terremoti sia relativamente bassa, lo studio sulla valutazione probabilistica del pericolo tsunami (S-PTHA) di Basili et al. (2018), considera il potenziale tsunamigienico di questa sorgente sismica.

Fonte: Maesano FE, Tiberti MM and Basili R (2020) Deformation and Fault Propagation at the Lateral Termination of a Subduction Zone: The Alfeo Fault System in the Calabrian Arc, Southern Italy. Front. Earth Sci. 8:107. doi: 10.3389/feart.2020.00107